Cerca Aziende di:
25 Ott 2016
Il Comitato centrale dell’Albo degli autotrasportatori è chiamato – come tutti gli anni – a stabilire l’entità della quota di iscrizione delle imprese per il 2017.
Una discussione che si inquadra in un contesto nel quale più che mai bisogna intervenire sulla competitività.
Per Thomas Baumgartner, Presidente ANITA, "il settore è vessato da oneri, lacci e lacciuoli che non trovano eguali in altri Paesi europei e che rendono l’autotrasporto italiano ingessato e poco competitivo. Perdiamo quote di mercato in Europa e rischiamo che la logistica e i trasporti diventino sempre più prerogativa dei nostri competitori d'Oltralpe”.
“La categoria sta discutendo proprio in questi giorni con i vertici del MIT le soluzioni più idonee per favorire il recupero di efficienza e competitività degli operatori nazionali, in un mercato sempre più complesso e dai confini sempre più ampi- prosegue Baumgartner - che in Italia è gravato da maggiori oneri, sia in termini di costi che di regole: basti pensare ai costi per immatricolare un autoarticolato in Italia, dove si spendono mediamente più di 1.500 euro tra IPT e PRA, o alla distanza normativa in materia di sicurezza sul lavoro nei magazzini, o alla normativa nazionale sulle merci deperibili, solo per citare alcuni esempi”.
“Ogni risparmio, anche se piccolo, produce su grandi numeri una riduzione dei costi di esercizio che ci fa fare un passo avanti nella sfida competitiva. Auspico pertanto - conclude Baumgartner - che anche nella determinazione della quota di iscrizione all’Albo, le Associazioni di rappresentanza si facciano responsabilmente carico della necessità di un segnale tangibile che tenga conto dello scenario in cui operano le imprese e che al tempo stesso sia coerente con gli obiettivi sulla regolarità e il miglioramento delle condizioni di esercizio delle imprese, da realizzare nel 2017”.
Fonte: ANITA